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Incentivi per il settore primario: ecco come agire nel 2015

Gli imprenditori agricoli, che intendono avviare un’attività nel settore primario o anche ottimizzare un’impresa già esistente, possono partecipare a determinati bandi per ottenere i contributi e gli incentivi finalizzati ad aumentare la produzione del proprio lavoro. Così come negli anni scorsi, anche nel 2015, sarà fondamentale possedere un requisito per poter richiedere tale forma di finanziamento: l’imprenditore agricolo dovrà mantenere la propria azienda per un periodo di almeno 5 anni dopo aver ricevuto i capitali. Inoltre tale impresario dovrà risultare inoccupato altrimenti sarà revocato il finanziamento.

Questa forma di credito nasce in primis per sostenere i giovani, di età compresa tra i 18 e i 35 anni, che vogliono dedicarsi al settore dell’agricoltura e dell’imprenditoria. Un tipo di attività che in alcune zone d’Italia risulta fondamentale per le aree che si prestano a tale tipo di economia. I fondi stanziati serviranno non solo ad avviare nuove attività imprenditoriali, ma anche ad acquistare strumentazioni ed attrezzature per ottimizzare la produzione e ridurre i tempi.

Per richiedere ed ottenere contributi ed incentivi per il settore primario, il soggetto dovrà possedere determinati requisiti:

  • Età compresa tra i 18 e i 35 anni;
  • Stato di inoccupazione;
  • Idea di mantenimento della società per almeno 5 anni,
  • Residenza nel territorio nazionale da almeno 6 anni.

In un secondo momento sarà redatta una graduatoria in base al territorio in cui è ubicata l’azienda agricola. Il capitale erogato varia a seconda del preventivo di spesa che annovera i vari interventi da realizzare. Il piano di ammortamento prevede una durata fino a 7 anni ed un tasso di interesse agevolato. I bandi di partecipazione per l’ottenimento dei contributi e incentivi finalizzati ad ottimizzare il settore primario possono cambiare a seconda del territorio regionale; i requisiti potranno infatti presentare delle differenze in base all’area di riferimento e alla disponibilità dei fondi per quel territorio. Solitamente si dà priorità alle zone con basso livello di sviluppo e come già anticipato il destinatario degli incentivi dovrà mantenere l’attività per almeno 5 anni. La rata sarà trimestrale.

I bandi regionali si differenziano, dunque, in base al territorio regionale e alla disponibilità dei fondi. Essi possono essere consultati anche sul sito ufficiale della Invitalia alla pagina sui finanziamenti per l’agricoltura, Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa che agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo. I suoi obiettivi prioritari sono infatti favorire l’attrazione di investimenti esteri, sostenere l’innovazione e la crescita del sistema produttivo, valorizzare le potenzialità dei territori.

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