IMU e TASI: modalità di versamento per i residenti all’estero

 Fiscal Focus – A cura di Antonio Gigliotti

Premessa – I cittadini non residenti in Italia, devono liquidare e versare l’IMU e la TASI per gli immobili posseduti nel nostro Paese e in prossimità dell’imminente scadenza del saldo, fissata al 16 dicembre, è opportuno ricordare le modalità di versamento da seguire.

Si ricorda, altresì che, i predetti soggetti sono esentanti dall’IMU per una e una sola unità immobiliare (se di categoria catastale non di lusso) posseduta in Italia se si tratta di pensionati esteri iscritti all’AIRE e sono rispettati gli ulteriori requisiti fissati dall’art.9-bis D.L. n. 47/2014 e successivi chiarimenti da parte del MEF (Risoluzione n. 6/DF del 26 giugno 2015 e Circolare n. 10/Df/2015). Infatti, tale immobile è assimilato all’abitazione principale, per cui se non di lusso è esente da IMU mentre se di lusso si applicano aliquote e detrazioni previste per l’abitazione principale. Per gli altri immobili posseduti in Italia e non assimilati ad abitazione principale, valgono, invece, le regole ordinarie di liquidazione.

Sempre sulla base dell’art. 9-bis del predetto D.L. e nel rispetto dei requisiti previsti (iscrizione AIRE, pensione estera, ecc.) la TASI sull’immobile, posseduto in Italia e assimilato ad abitazione principale, è ridotta di 2/3.

Il bonifico bancario come modalità di versamentodell’IMU – Mentre, il cittadino residente in Italia può versare l’IMU e la TASI con modello F24 (cartaceo o telematico a seconda dei casi) oppure con bollettino di c/c postale, per i residenti all’estero, le modalità di versamento sono ben diverse.

In particolare, con il comunicato stampa del 31 maggio 2012, il MEF stabilisce che nel caso in cui non sia possibile utilizzare il modello F24 per effettuare i versamenti IMU dall’estero, occorre contattare direttamente il comune beneficiario per ottenere le relative istruzioni e il codice IBAN del conto sul quale accreditare l’importo dovuto.

Pertanto, i residenti all’estero versano l’IMU dovuta, tramite bonifico in cui riportare il codice IBAN del comune destinatario del versamento.

Tuttavia, è possibile che il cittadino italiano residente all’estero sia anche titolare di un c/c in Italia presso una delle banche convenzionate con l’Agenzia delle Entrate. Pe cui, questi potrebbe, previa registrazione ai servizi telematici della stessa Agenzia delle Entrate, compilare il Modello F24 ed eseguire il pagamento online delle imposte tramite il software F24 online.

Come compilare il bonifico – Con lo stesso comunicato stampa del 31 maggio 2012, il MEF indica anche le modalità di compilazione del bonifico. In particolare, oltre al codice IBAN corretto del comune destinatario, occorre riportare:

  • il codice fiscale o la partita IVA del contribuente o, in mancanza, il codice di identificazione fiscale rilasciato dallo Stato estero di residenza, se posseduto;
  • la sigla “IMU” e il nome del comune ove sono ubicati gli immobili e i relativi codici tributo (indicati nella risoluzione dell’Agenzia delle entrate n. 35/E del 12 aprile 2012);
  • l’annualità di riferimento;
  • l’indicazione “Acconto” o “Saldo” o “Unica soluzione”.

E per la TASI? – Il Comunicato stampa del 31 maggio 2012, riguarda esclusivamente l’IMU (anche perché a quella data la TASI non era stata ancora introdotta nel nostro ordinamento tributario).

Per la TASI non sono state, dunque, previste specifiche regole normative, per cui si rimanda tutto all’autonomia comunale. Si consiglia, quindi, di leggere attentamente la delibera o il regolamento comunale, anche se per analogia di disciplina molto probabilmente il comune fissa le stesse modalità di versamento previste per l’IMU.

Autore: PASQUALE PIRONE