Niente cartelle a Natale, congelate 255mila notifiche

Dati Mef di fine settembre: scende dell’8% il numero di liti tributarie pendenti
Anche le cartelle si preparano ad andare in ferie. Durante le festività natalizie l’attività di notifica di quasi tutti gli atti di agenzia delle Entrate-Riscossione sarà congelata: per la precisione, la sospensione andrà dal 23 dicembre fino al 6 gennaio 2019, con l’obiettivo di evitare disagi ai contribuenti.
La contabilità dell’operazione rende l’idea dell’impatto della sospensione: in queste due settimane, infatti, era previsto l’invio di quasi 268mila atti. L’unica eccezione è prevista per quelli inderogabili (meno di 13 mila), che dovranno essere comunque notificati, in buona parte tramite Pec.
Nel dettaglio, allora, sarà bloccata la notifica di 207.968 atti, che sarebbero altrimenti arrivati per posta, a cui aggiungere 46.851 documenti da notificare attraverso la posta elettronica certificata, per un totale di 254.819 cartelle e avvisi. Dopo il periodo di sospensione, comunque, la notifica ripartirà.
Le regioni più interessate da questo blocco sono tre: il Lazio in cui saranno congelati 35.739 atti, seguito dalla Campania (34.971) e dalla Lombardia (29.902). A seguire ci sono Veneto con 28.481 atti in stand by, Toscana (18.516), Puglia (17.561), Emilia Romagna (17.486), Calabria (13.787), Piemonte (12.449), Umbria (9.058), Sardegna (8.988), Liguria (7.554), Abruzzo (5.836), Marche (4.933), Basilicata (3.739), Friuli Venezia Giulia (3.478), Trentino Alto Adige (1.186), Molise (689) e infine la Valle d’Aosta con 464 atti. Tra le grandi città, al primo posto troviamo Roma con 27.012 atti in stand by, seguita da Napoli (22.384) e Milano, dove è sospesa la notifica di 9.802 cartelle e avvisi.
Intanto, secondo quanto comunica il ministero dell’Economia, cala il numero delle controversie tributarie pendenti: secondo i dati aggiornati al 30 settembre, scendono al di sotto delle 400mila unità (399.058), mostrando una riduzione di circa l’8% rispetto all’anno precedente, a conferma di un trend positivo iniziato già dal 2012. Nel terzo trimestre le controversie instaurate in entrambi i gradi di giudizio, pari a 38.867, registrano un incremento del 2% rispetto allo stesso periodo del 2017. Le controversie definite sono state 46.883, con un aumento di circa il 5,3% su base annua.
Fonte “Il sole 24 ore”