Precompilata, la tessera sanitaria consente le correzioni

di Marcello Tarabusi e Giovanni Trombetta

Pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 110 del 14 maggio scorso il Dm 27 aprile 2018, che integra le regole per la compilazione agevolata delle spese sanitarie e veterinarie nella precompilata. Già per i dati dell’anno d’imposta 2017 sarà possibile interagire con il sistema della tessera sanitaria per consultare e rettificare i dati delle spese sanitarie, anche per familiari a carico, e dei relativi rimborsi, nonché delle spese veterinarie e relativi rimborsi.

Per accedere alle nuove funzioni di interrogazione e modifica dei dati della tessera sanitaria il cittadino deve attivare le funzionalità di compilazione agevolata; dopodiché il sistema rende disponibili all’agenzia delle Entrate una serie di funzionalità in cooperazione applicativa.

In particolare, il contribuente può (si veda il punto 4.3 il Disciplinare tecnico allegato B al Dm 31 luglio 2015, come modificato dal Dm 27 aprile 2018):

• richiedere la lista dei documenti di spesa e di rimborso acquisiti dal Sistema Ts, riferiti per sé e per eventuali familiari a carico (escluse le spese per cui è stata esercitata la facoltà di opposizione all’utilizzo);

• integrare la lista dei documenti risultanti al Sistema TS con ulteriori documenti di spesa o di rimborso non presenti nell’elenco;

• eliminare i documenti di spesa o di rimborso precedentemente inseriti dal contribuente;

• apportare modifiche ai documenti di spesa o di rimborso proposti nell’elenco, variando l’importo o la percentuale di sostenimento delle spese per familiari a carico, oppure escludendo del tutto il documento;

• richiedere il calcolo dell’importo complessivamente detraibile;

• ripristinare la situazione iniziale dei documenti di spesa e di rimborso proposti in elenco al contribuente.

Se il contribuente dichiarante desidera inserire un nuovo documento fiscale o un rimborso, deve indicare la data di pagamento (o di rimborso), il soggetto che ha emesso il documento fiscale e l’importo della spesa (o del rimborso). È facoltativa l’indicazione della partita Iva dell’emittente e del numero del documento fiscale. Se la spesa sanitaria è riferita a un familiare a carico, il contribuente deve inserire la relativa percentuale di sostenimento della spesa.

L’esito dell’elaborazione dopo le rettifiche inserite dal contribuente viene memorizzato in una base dati apposita e reso disponibile alle Entrate.

Per prevenire abusi si prevede espressamente che le informazioni di dettaglio rettificate dal contribuente siano consultabili dai dipendenti dell’Agenzia esclusivamente se autorizzati ed attraverso l’applicativo dedicato ai controlli formali della dichiarazione (articolo 36-ter, Dpr 600/73). Per tale finalità il Sistema Ts mette a disposizione delle Entrate un servizio di consultazione dei dati integrati o rettificati dal contribuente nell’ambito della Compilazione agevolata, tenendo traccia dell’operazione effettuata.

In corso d’anno, e sino al 31 gennaio dell’anno successivo, il contribuente può segnalare eventuali errori al Sistema Ts, il quale informa il soggetto che ha trasmesso i dati per consentire la correzione.

Fonte “Il sole 24 ore”